Per avere un’idea di quanto l’abuso di alcol costituisca un grave pericolo per i giovani, riporto lo stralcio di un articolo del quotidiano Repubblica del2 novembre 2010 a cura di Enrico Franceschini:
“L’alcol sotto accusa. E’ la droga peggiore, fa più danni dell’eroina”.
Una ricerca condotta dal prof. David Nutt afferma che l’alcol è la droga più nociva per la società, più di eroina, cocaina e altri narcotici: solo che, a differenza di questi, non è proibita dalla legge, chiunque può farsi un d r i n k o q u a n t i n e v u o l e s e n z a conseguenze legali… Sommando il danno all’individuo con il danno sociale, è proprio l’alcol che risulta la “droga” più pericolosa di tutte:
72 punti su 100 nella classifica della prestigiosa rivista Lancet (che ha pubblicato la ricerca) contro i 55 punti dell’eroina, i 54 del crack, i 33 delle droghe sintetiche come l’ecstasy, i 27 della cocaina, i 26 del tabacco, i 24 d e l l ’ a n f e t a m i n a , i 2 0 d e l l a marijuana…”. Nonostante questo drammatico studio che avrebbe dovuto far scattare un immediato allarme, l’abuso di alcol continua ad essere ampiamente diffuso tra i giovani che cominciano a bere in età sempre più precoce. Secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità è a rischio tra gli 11 e i 18 anni il 22,4% dei ragazzi e il 13% delle ragazze, mentre tra i 19 e i 24 anni è a rischio il 25,3% dei ragazzi e il 10,4% delle ragazze. In sintesi si può dire che circa un milione di giovani maschi e cinquecentomila femmine hanno uno stile di consumo di alcol dannoso o rischioso. Con l’aggravante che molto frequentemente ormai si tende a ricorrere al binge drinking che consiste nel bere cinque o sei drink alcolici nello spazio di un’ora o poco più aumentando così di molto il danno fisico e mentale. La conseguenza immediata di questo comportamento si configura nelle stragi del sabato sera a causa della guida in stato di ubriachezza che anche in Italia rappresenta la prima causa di decesso tra i giovani (circa 2800/anno).