“ABBIAMO UN SOGNO”

 

Noi (delle associazioni di volontariato federate nella Liver-Pool, a distanza di trent’anni dall’istituzione del Servizio sanitario nazionale e da più di un decennio dalla nostra nascita) non potremo mai essere soddisfatti, finché i malati di fegato non potranno trovare cure, eguali per tutti, nella loro città e nella loro regione.
Non potremo mai essere soddisfatti, vogliamo ripetere, finché i malati di fegato saranno costretti a fare viaggi della speranza in altre regioni, come i più anziani facevano andando all’estero, per curarsi o essere trapiantati. Non potremo mai essere soddisfatti finché i malati di fegato o i trapiantati, entrando in un ospedale, non troveranno una chiara indicazione dell’ambulatorio o del reparto nei quali dovranno curarsi o essere ricoverati.
E non lo saremo finché non si parlerà di malattie del fegato e di trapianto, di malati e di trapiantati, nelle scuole, nelle piazze, nei palazzi della politica e nel governo.
Noi, potete crederci, abbiamo di fronte un sogno: che i malati di fegato possano trovare cure nelle proprie città e possano essere trapiantati nella propria regione e scegliere liberamente dove curarsi – in piena autonomia e libertà! Noi abbiamo di fronte un sogno: che i nostri malati possano riconoscersi nelle strutture epatologiche che li assisteranno e li prenderanno in cura, in tutti gli ospedali d’Italia.
Noi abbiamo di fronte un grande sogno: che, nel nostro paese, possa essere prestata ancora maggiore attenzione alle malattie del fegato, ai malati e ai trapiantati.